Di antica tradizione greca, la tecnica del mosaico vive l’apice della sua eleganza nel Medioevo quando le tessere colorate ricoprono le superfici delle chiese cristiane esprimendo bene il profondo senso di spiritualità della cultura dell’epoca.
Roma, Aquileia, Ravenna e Bisanzio, sono i luoghi famosi nei quali il mosaico diventa vero linguaggio di luce adattandosi perfettamente ad esprimere i caratteri mistici dell’estetica bizantina alludendo bene ad una realtà ulteriore, al mondo dello spirito.
Con una serie di rinascite e tramonti dovuti ad esigenze artistiche, religiose politiche, economiche, l’arte del mosaico é arrivata fino ai nostri giorni.
Il mosaico é una tecnica artistica molto antica basata sull’utilizzo di frammenti di materiali (pietra, vetri colorati, smalti veneziani, tessere a foglia d’oro, agglomerati di quarzo e granito) e colori differenti, posti insieme per decorare una superficie architettonica (pavimento, parete, soffitto) o per comporre un’ imagine sia essa decorata con motivi geometrici o elementi figurativi.
Le tessere che formano il disegno hanno una forma grosso modo quadrata e una superficie dai 2 ai 10 cm.
Prima che questi tasselli vengano posizionati, la superficie subisce una lunga preparazione: viene steso uno strato chiamato arriccio formato da calce, sabbia e acqua, al quale è sovrapposto un impasto di polvere di marmo, calce spenta e pozzolana in diversi strati che occupano dai 3 ai 7 cm.
Sull’ultimo strato vengono manualmente applicate le tesserae che compongono il disegno prestabilito.
Nel Novecento si assiste a una vera rinascita dell’arte del mosaico
Sono artisti ed architetti come Klimt e Gaudì che ne riprendono la tecnica riaffermandone l’importanza.
Ma sono soprattutto gli artisti italiani Mario Sironi e Gino Severini a voler modernizzazione questa tecnica artistica.
Oltre a rivedere i caratteri esecutivi del mosaico di tradizione bizantina sono gli autori infatti di una sua rivisitazione sul piano teorico soffermandosi sull’importanza del ripercorrere la tradizione accostandola al gusto dell’epoca.
Nel corso del Novecento un’ampia schiera di artisti fa ampio impiego di quest’arte, basti pensare a : Depero, Fontana, Guttuso, Vedova, Licata, Pomodoro, Chagall, Braque, Kokoschka, Balthus, Niki De Saint-Phalle.
Oggi questa tecnica punta all’innovazione investendo in una ricerca costante di nuove tecnologie d’avanguardia e materiali.
Il mosaico viene utilizzato ogni giorno per creare delle opere dal design contemporaneo e per realizzare nuove proposte decorative che fondano le loro radici nella tradizione e che uniscono il valore del design con il fascino dell’artigianato italiano.